mercoledì 22 agosto 2012

I bigliettini

In un lato dell'aula, vicino alla finestra, un gruppo di amici. Nell'altro lato, vicino alla porta, l'altro gruppo di amici. In mezzo tutte le ragazze e di fronte, dietro alla cattedra, il professore. Dopo alcune ore di forzata costrizione su una seggiolina scomodissima e dietro ad un banchetto da quattro soldi, dentro di noi adolescenti la pressione andava alle stelle e bastava una scintilla per innescare un incendio. Dei bigliettini come quelli qui riportati (i più soft della mia collezione), passati di mano in mano, dal primo gruppo di amici giungevano al secondo nei momenti meno opportuni, quelli in cui era richiesta la massima attenzione, la più alta concentrazione ed una forte disciplina. Solo con uno sforzo sovrumano riuscivamo a non buttarci in terra scompisciandoci dalle risate...



martedì 21 agosto 2012

Il tanto temuto Consiglio di Classe

Veniva convocato periodicamente, di pomeriggio, nella grande sala riunioni del liceo e assomigliava ad un processo che si svolge in un'aula di tribunale.
Dietro una fila di banchi il preside e tutti gli insegnanti, il giudice e la giuria.
Di fronte a loro i rappresentanti degli studenti e dei genitori, la difesa.
Alle spalle tutti gli altri genitori, il pubblico. 
Mancava solo la pubblica accusa.
Mai sentito un consiglio di classe in cui gli insegnanti non si lamentassero di qualcosa, in cui gli studenti non chiedessero interrogazioni programmate, in cui i genitori non chiedessero ai professori di insegnare il tanto famigerato "metodo di studio" (?) e non raccomandassero di far rientrare presto i figli (o meglio, le figlie) durante la gita scolastica. Sempre così, sempre le stesse cose.
Una volta finita "l'udienza" iniziavano i colloqui personali dei genitori con i professori e lì veniva il bello...

venerdì 3 agosto 2012

Il ventennale della nostra maturità. 1987-2008

27 Giugno 2008, piú o meno vent'anni dopo la grande prova, eccoci attovagliati a festeggiare in collina, sopra Sale Marasino, sotto un diluvio che non si vedeva dai tempi di Noè. Un giugno con nuvole basse, foschia, vento freddo e mal di gola.
Che dire...qualche ruga in più, qualche capello in meno, dei figli, delle mogli, qualche ex moglie, ma con la stessa voglia di divertirsi e la stessa amicizia di allora.
Indimenticabile l'entrèe di Giulia: appare a notte fonda dalla nebbia della montagna, scende dalla macchina come una diva, cammina sculettando verso la nostra tavola, si ferma di fronte ai commensali sbigottiti e saluta con un ciaaao che sembra il ruggito di una pantera. Ovazione da stadio ed applauso interminabile...poi si è passati ad esaminare e commentare i suoi lifting e quelli delle altre...Per finire si stappano le bottiglie di champagne personalizzate. Evviva.
ventennale maturità